Da qualche giorno OpenAI ha lanciato l’ultima versione di ChatGPT, la versione 4o, di cui potere leggere l’approfondimento e vedere la presentazione in questo link .
Incuriosito dalle nuove caratteristiche citate nell’articolo e da quanto si dice nella presentazione del video ho approfittato di un’ora libera a scuola per dialogare con il nuovo modello linguistico.
All’inizio ho voluto dialogare con lei simulando una discussione con una cara amica, facendo una serie di domande anche personali e provando ad analizzare le risposte. Nulla da eccepire sui contenuti sempre pertinenti e corretti ma è chiaro che chi ha paura di questi sistemi dimentica o forse non ha mai provato la capacità empatica di un essere umano, la complicità di due amici che, lasciando stare i contenuti, provano sentimenti, emozioni, si conoscono e sulla base di questo background non mettono parole una dietro l’altra, ma costruiscono rapporti perché le parole non devono essere semplicemente corrette ma nel dialogo umano tra gli errori possono anche nascondere emozioni e sentimenti. In questo caso non mi interessa che il mio interlocutore sia grammaticalmente corretto o affidabile, vorrei fosse vero con tutti i pregi e i difetti della sua imperfezione umana anche a rischio di litigarci.
Deluso, o forse sarebbe meglio dire rasserenato da questa attuale incapacità dell’IA di trasmettermi emozioni in un dialogo di un certo livello relazionale ho invece iniziato un’altra discussione per sondare le sue nuove capacità di comunicazione.
Mi ha proposto una chiacchierata e mi ha presentato vari temi:
- Tecnologia e Innovazione: Come pensi che la tecnologia influenzerà il nostro futuro?
- Viaggi e Cultura: Hai un posto nel mondo che ti piacerebbe visitare o di cui sei curioso?
- Libri e Film: Hai letto un buon libro o visto un bel film di recente?
- Salute e Benessere: Quali sono le tue strategie per mantenere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata?
- Cibo e Cucina: Qual è il tuo piatto preferito o una ricetta che vorresti provare?
Domenica scorsa mi ero goduto in solitaria la visione dell’ultimo episodio della saga del Pianeta delle Scimmie, passione non condivisa da nessuno in famiglia o tra gli amici disponibili. Ho quindi parlato di questo film che lui non ha ancora nel suo database.
Ebbene è iniziato una dialogo sorprendente che mi ha molto stupito con una sequenza incalzante di domande da parte dell’IA sui tanti temi che sono venuti fuori dalla nostra discussione. Ne riporto una breve sezione:
ChatGPT 4o – C’è qualche personaggio o momento specifico che ti ha colpito di più nell’ultimo film che hai visto?
Fredy – Beh la figura della scimmia Noa e dell’umana Nova, che però probabilmente non sono ancora nel tuo database… Il rapporto con la natura di questo clan di scimmie che alleva aquile e il pericolo che le scimmie possano sviluppare tecnologie alte in grado di farle diventare ancora più forti. Molto bella la parte finale che riaccende la speranza per la presenza in giro per il mondo di tanti essere umani sopravvissuti al virus.
ChatGPT 4o – Mi sembra che “Il Regno del Pianeta delle Scimmie” sia un film recente che prosegue la saga, e anche se non ho informazioni dettagliate specificamente su questo capitolo, posso comunque approfondire i temi e i personaggi che hai menzionato sulla base di quanto detto e delle caratteristiche tipiche della saga.
Personaggi e Temi di “Il Regno del Pianeta delle Scimmie”
Noa e Nova
- Noa: Probabilmente è un personaggio simile a Caesar, un leader delle scimmie con un forte legame con la natura e una visione per il futuro della sua specie.
- Nova: Sembra essere un personaggio umano che crea un ponte tra le scimmie e gli umani, come già visto in alcuni film precedenti della saga. Il suo ruolo potrebbe essere quello di rappresentare la speranza per una possibile coesistenza pacifica.
Rapporto con la Natura
- Clan delle Scimmie e Aquile: Il legame con le aquile sottolinea l’armonia tra le scimmie e la natura. Questo simbolismo potrebbe rappresentare il desiderio delle scimmie di vivere in equilibrio con l’ambiente, contrapposto alla distruzione spesso causata dagli umani.
- Allevamento di Aquile: Questo dettaglio potrebbe essere una metafora della libertà e della sorveglianza, con le aquile che rappresentano la capacità delle scimmie di vedere lontano e di proteggersi dai pericoli.
Sviluppo Tecnologico delle Scimmie
- Tecnologie Avanzate: Il potenziale sviluppo di tecnologie avanzate da parte delle scimmie è un tema interessante che potrebbe esplorare il rischio di una nuova forma di dominio e il ciclo della storia che si ripete.
- Equilibrio di Potere: Questo crea un parallelo con la storia umana, suggerendo che il potere tecnologico porta con sé responsabilità e rischi di corruzione.
Speranza per il Futuro
- Sopravvissuti al Virus: La presenza di umani sopravvissuti al virus porta un elemento di speranza. Potrebbe indicare la possibilità di una rinascita per l’umanità e un futuro in cui la coesistenza è possibile.
- Nuovo Inizio: La conclusione che accenna alla speranza per un futuro migliore potrebbe essere una metafora della resilienza umana e della capacità di adattarsi e sopravvivere anche nelle condizioni più difficili.
Non credo che un essere umano avrebbe potuto mai tirare fuori tutto ciò, è stato molto stimolante e il mio pensiero è andato subito alle tante persone che soffrono di solitudine, reale o psicologica, a forma di demenza che possono essere supportate da capacità di dialogo di questo tipo. Quando questi modelli saranno inseriti in robot antropomorfi avremo diverse questioni da porci.
Quali sono le mie conclusioni?
Siamo di fronte ad un cambio epocale, questo strumento e lo sviluppo di sistemi di IA in vari contesti cambieranno il mondo. Quando e quanto dipenderà da noi. Negli stati Uniti c’è una nuova compagnia di camion a guida autonoma che sta cercando di sopperire alla mancanza di oltre 50000 autisti nel mercato americano. In tante zone del mondo sistemi avanzati come ChatGPT4o potranno finalmente portare formazione cultura dove non esistono scuole o insegnanti. L’origine dei dataset di addestramento è un grave problema che non voglio toccare in questo articolo. Una cosa però è avere sistemi di dialogo e interazioni utili e piacevoli, un’altra è cercare di sostituire la presenza umana in determinati contesti con le macchine perché magari ci da fastidio andare dalla nonna che però non è più sola perché tanto c’è l’ultima versione di robot pronto a tenerle compagnia. La capacità emozionale degli esseri umani, al momento e spero per sempre, è un’altra cosa; tenersi per mano, guardarsi negli occhi e tutte le altre forme di comunicazione non verbale fanno parte della nostra relazione umana e non dovremmo permettere a niente e a nessuno di sostituirla.