In Palestra Per la Mente ci impegniamo a conoscere e comprendere le più recenti innovazioni, studiare i loro vantaggi e svantaggi ed infine divulgarne l’utilizzo.

Un articolo scritto da Jenny List per Hackaday (link in fondo) ha catturato la nostra attenzione. Jenny si focalizza sugli effetti dell’utilizzo in modo scorretto o per fini puramente commerciali della tecnologia. Tali fini, oltre ad entrare in contrasto con l’obiettivo di migliorare il mondo, portano spesso alla creazione di prodotti di bassa qualità che possono risultare dannosi per gli utenti.

Riportiamo di seguito un sunto delle 4 regole per l’uso responsabile delle nuove tecnologie ragionate da Jenny.

1. Le nuove tecnologie non dovrebbero essere usate per accorciare la durata di vita di un prodotto

La nostra consapevolezza dell’impatto ambientale delle nostre azioni è cresciuta, specialmente riguardo alle nuove tecnologie che spesso vengono utilizzate per ridurre la durata dei prodotti, incoraggiando l’acquisto di nuovi. Questo ciclo dannoso può essere visto in settori come l’automotive e il relativo utilizzo delle batterie, dove l’innovazione dovrebbe garantire lunga durata e prestazioni, ma spesso si traduce invece in prodotti con una vita utile limitata. Questa pratica non dovrebbe essere giustificata dall’introduzione di nuove tecnologie, poiché compromette la sostenibilità dei prodotti e contribuisce all’aumento dei rifiuti.

2. Le nuove tecnologie non dovrebbero essere utilizzate come pretesto per inibire la riparabilità

I produttori spesso limitano la riparabilità dei loro prodotti per promuovere la vendita di nuovi articoli e controllare il mercato delle riparazioni. Questa pratica è evidente nelle aziende che utilizzano pratiche per il riconoscimento digitale dei ricambi o design non riparabili per bloccare l’accesso degli utenti alle riparazioni. Questa tendenza contribuisce alla trasformazione di prodotti che dovrebbero durare decenni in articoli con una breve vita utile. Tuttavia molti consumatori sembrano accettare passivamente questa limitazione attratti dall’estetica delle nuove tecnologie piuttosto che dalla loro funzionalità e durata.

3. Le nuove tecnologie non dovrebbero essere legate a servizi inutili

Gli elettrodomestici moderni, come le lavatrici, sono diventati strumenti per la raccolta dati tramite app e connessioni internet, spingendo verso una dipendenza dalla tecnologia. Questo trend è esteso a tutti i settori, dall’illuminazione all’automotive, rendendo i dati degli utenti una merce preziosa per scopi pubblicitari. Questo approccio si trasforma in un problema quando i dispositivi diventano inutilizzabili senza una connessione online, rendendoli inutili quando il servizio cessa. Le aziende talvolta disabilitano intenzionalmente i dispositivi funzionanti per spingere l’acquisto di nuovi prodotti, mettendo a rischio la longevità dei dispositivi e la soddisfazione del cliente.

4. Le nuove tecnologie non dovrebbero essere dannose per il pianeta

La gestione degli effetti del cambiamento climatico sarà una delle sfide più grandi del prossimo secolo. Mentre viviamo con le conseguenze della tecnologia passata, dobbiamo considerare l’impatto ambientale delle nuove tecnologie che stiamo sviluppando. Troppo spesso l’interesse commerciale prevale sulla sostenibilità ambientale, portando all’introduzione di nuove tecnologie che consumano eccessiva energia. È essenziale applicare queste regole durante il processo di progettazione e nelle decisioni di acquisto, esigendo un utilizzo più responsabile della tecnologia e respingendo prodotti che danneggiano l’ambiente.

Tratto da un articolo di Jenny List per Hackaday